Organo tra i più importanti, il fegato presiede alle più importanti funzioni del corpo umano, assicurando benessere e buona salute.
Una corretta alimentazione lo aiuterà a funzionare al meglio.
Il fegato svolge, nell’organismo umano, un ruolo fondamentale in numerose importanti funzioni. Ecco perchè un suo stato di malessere, comporta sempre ripercussioni significative anche sulle condizioni generali della persona. La funzione primaria del fegato è quella metabolica. Possiamo paragonare quest’organo ad un immenso laboratorio chimico, cui spetta lo smistamento e l’utilizzo di tutti i principi nutritivi provenienti dalla digestione e dall’assorbimento dei cibi, al fine di produrre l’energia necessaria allo svolgimento di tutte le funzioni corporee e al fine di sintetizzare parte delle sostanze di cui l’organismo necessita. Il fegato interviene, infatti, nel metabolismo delle proteine, sostanze di primaria importanza per i processi “plastici” dell’organismo e lo fa mediante la loro sintesi a partire dagli aminoacidi. Nella cellula epatica, avviene anche la sintesi degli acidi biliari, i quali rappresentano sostanze fondamentali nel processo di digestione e di assorbimento di grassi ingeriti attraverso l’alimentazione. Altra primaria funzione è la sintesi dei fattori di coagulazione: sostanze che, mediante reazioni a catena, giungono ad attivare le piastrine, le quali, aggregandosi, sono in grado di bloccare la perdita di sangue, laddove vi siano le condizioni perché si abbia una emorragia. Ulteriore e non ultima, è la sua funzione disintossicante, vale a dire l’eliminazione dal sangue di fattori tossici, provenienti dall’esterno attraverso i cibi o formatisi all’interno del corpo. Digestione lenta, sonnolenza post-prandiale, bocca amara al mattino, sono tutti sintomi dovuti ad un rallentamento della funzionalità epatica, in particolare ad una diminuzione della produzione degli acidi biliari, responsabili della digestione e dell’assorbimento dei grassi. Considerando gli strettissimi legami esistenti tra alimentazione, funzioni digestive, assorbimento dei principi nutritivi e funzionalità epatica, si comprende facilmente il ruolo determinante di uno stile alimentare appropriato. Condizione primaria sarà quella di evitare un eccessivo apporto alimentare, al fine di ridurre globalmente il lavoro di questo prezioso organo. Pertanto sono consigliabili pasti piccoli e frequenti, con alimenti leggeri, facilmente digeribili e preparati semplicemente. Il fegato non ama intingoli, cibi fritti, spezie, bevande alcoliche, grassi e i cibi che li contengono. Via libera invece ai carboidrati complessi, soprattutto cereali integrali, conditi con una moderata quantità di olio vegetale, spremuto a freddo e di provenienza biologica.Tra le proteine di origine animale, va preferito il pesce magro, mentre le uova saranno consumate solo occasionalmente. I legumi, ottima fonte di proteine vegetali, potranno entrare nel regime dietetico con una certa frequenza, ma limitata sarà la quantità assunta ad ogni pasto. In ogni caso è da evitare il consumo di proteine animali e legumi nello stesso pasto, associazione che conduce il fegato ad un lavoro eccessivo. Nessuna restrizione al consumo delle verdure, a parte i casi di intolleranza individuale. La frutta infine, si potrà assumere a metà mattinata e a metà pomeriggio, in ogni caso lontano dai pasti. Mele e pere saranno da preferire, mentre saltuario sarà il consumo di altra frutta, specie quella secca, ricca di grassi e quindi troppo impegnativa da digerire per un fegato un po’ affaticato, reduce, ammettiamolo, dai troppi peccati di gola natalizi.