L’ansia, tutti prima o poi l’abbiamo provata: il respiro si fa affannoso, le mani iniziano a sudare, la mente perde lucidità.
Sintomi fisici diversi, più o meno acuti, che suonano come un campanello di allarme di fronte ad una situazione che ci pare divenuta ingestibile. Sintomi che rischiano di bloccare il rinnovamento che il nostro organismo si prepara a vivere soprattutto in Aprile. La natura di questo mese infatti, è quella della trasformazione, dell’energia vitale che prende forma e quindi anche dentro di noi le energie della trasformazione sono attivissime, pronte a trasformarsi in creatività.
Mai come ora, dunque, lo stress risulta pericoloso perché rischia di fissarsi dentro le cellule nervose bloccando queste energie. E più resistiamo a questo rinnovamento interiore, più facilmente l’energia nervosa si trasforma in ansia.
Nel determinare l’ansia intervengono soprattutto fattori di ordine sociale: lo stress della vita moderna, il susseguirsi frenetico di ritmi sempre più incalzanti, la competitività nell’ambiente di lavoro. Ma non solo. L’alimentazione, in primo luogo, gioca un ruolo di grande importanza: cibi sbagliati possono provocare o rinforzare la nostra predisposizione a vivere uno stato ansioso, mentre alimenti adeguati ci possono aiutare a tenere lontano il problema, riequilibrando il terreno energetico del soggetto ansioso. Recenti ricerche dimostrano che, non solo ciò che mangiamo, ma anche lo stato d’animo durante il pasto, influenzano il locus ceruleus, la zona cerebrale epicentro della crisi d’ansia. In pratica la tranquillità a tavola e i cibi giusti possono fare lo stesso effetto degli psicofarmaci, ovviamente senza effetti collaterali.

Le sostanze di alcuni cibi infatti, calmano e stabilizzano l’attività dei neuroni GABAergici, che sono in gioco proprio nell’ansia. Inoltre fornire giorno per giorno alle cellule nervose le sostanze adeguate, significa mettersi al sicuro dall’ansia per lungo tempo. La neurofisiologia insegna che, quanto più dura il benessere cerebrale, tanto più il cervello stesso si fortifica e si rende inattaccabile ai disagi psichici. I cibi adatti per questo duplice scopo sul sistema nervoso sono: il riso integrale, l’avena, gli spinaci, la cicoria, il prezzemolo, il pesce, le banane, le albicocche.

Quelli invece da evitare sono le carni rosse, il caffè, i dolci e lo zucchero. Attenzione però: nessuna dieta antiansia farà mai il suo pieno effetto se non le dedichiamo tempo e voglia per gustarla. Quindi sediamoci a tavola e mangiamo lentamente. Evitiamo cioè i pasti in piedi perchè, mangiando in questo modo, è come se dicessimo al cervello: “mentre ti nutro ti stresso”.

I CIBI ANTI-ANSIA

RISO INTEGRALE possiede buona parte degli aminoacidi contenuti nei neurotrasmettitori ed è ricco di enzimi utili per i neuroni. Inoltre equilibra la funzione del fegato. In questo modo aiuta lo smaltimento delle tossine che, se in accumulo nel sangue giungono ai neuroni del cervello e li “appesantiscono” rendendoli più vulnerabili.

AVENA contiene molto potassio e cloro, che aiutano a mantenere il potenziale elettrico della cellula nervosa. Inoltre è ricca di fosforo, che fa da substrato energetico. In sinergia, questi oligolementi danno energia mentale e quindi l’avena risulta particolarmente utile nei casi in cui l’ansia provoca spossatezza.

SPINACI, CICORIA, BANANE Sono fonti eccellenti di potassio e stabilizzano l’emotività. Ottimi quindi per chi soffre di frequenti sbalzi di umore.

ALBICOCCHE Ricchissime in potassio, secondo la Medicina Tradizionale Cinese riducono l’eccesso di fuoco nella regione cardiaca, aiutando a prevenire il rischio di tachicardie nervose.

PREZZEMOLO Va sempre aggiunto alle pietanze perché contiene zinco e cromo che, nel dosaggio giusto, sono essenziali per il metabolismo cellulare, in particolare per quello nervoso.

PESCE I grassi contenuti nel pesce rinforzano i neuroni rendendoli meno irritabili agli stimoli ansiogeni della vita di tutti i giorni.