Una giusta alimentazione è alla base del nostro Ben Essere, ma la visione occidentale non considera purtroppo l’importanza fondamentale del cibo oltre che sul corpo anche sulla mente. È questa invece la visione di tutto il resto del mondo, espressa attraverso la Medicina Tradizionale Cinese, la medicina Tibetana e quella Ayurveda, secondo cui corpo e mente sono inseparabili e la condizione di uno si ripercuote sull’altro. Sappiamo tutti che lo stress ha effetto sulla salute ma non consideriamo l’effetto contrario. Questo effetto del corpo sulla mente è di particolare importanza oggi perché il modo di mangiare è in conflitto con lo stile di vita e la qualità del cibo è sempre più scadente. Collegando cibo e salute fisica con salute fisica e salute mentale /emozionale dobbiamo invece considerare che il cibo è estremamente importante per la mente e le emozioni. Facciamo l’esempio della glicemia: il nostro cervello e il sistema nervoso vengono nutriti esclusivamente di glucosio e il livello di zucchero nel sangue, la glicemia, stabilisce quanto siamo svegli e tranquilli. Se il livello di zucchero sale bruscamente diventiamo eccitati, se invece scende siamo stanchi, irascibili. E pensiamo all’effetto negativo sullo stato d’animo di un pasto pesante e ricco di grassi: la mente si annebbia, abbiamo sonno, siamo meno allegri. Dal canto loro i pensieri sono ugualmente partecipi al nostro essere, tant’è che le preoccupazioni ci rendono inappetenti o bulimici a seconda della personalità. Nella attuale cultura occidentale per raggiungere il benessere e curare la salute rischiamo di limitarci a curare solo il fisico, e la dieta diventa un fatto meccanico quasi fosse un esercizio ginnico mentre non dovremmo mai dimenticarci della natura unitaria di mente- corpo- spirito.
L’anima va nutrita parimenti al corpo! Nella Medicina Tradizionale Cinese ogni stato d’animo porta una ripercussione su un determinato organo e il cibo è strettamente connesso sia alla alterazione emotiva se è un cibo sbagliato sia, di conseguenza, all’equilibrio se è il cibo adatto. La collera per esempio fa salire l’energia,si dice che “il sangue va alla testa”, provoca insonnia, blocca il funzionamento del fegato causando disturbi digestivi. La dietetica deve tener conto di questi sintomi, provocati da una alimentazione prettamente carnea, ricca di sostanze ad elevato contenuto di fenilalanina o tiroxina aminoacidi precursori della tiroxina (ormone tiroideo) e dell’adrenalina (ormone prodotto dalle surrenali in risposta allo stress) che accentuano l’aggressività. Il sapore amaro correggerà questo squilibrio spostando l’energia verso la parte più bassa del corpo, un po’ di acido nutrirà il sistema epatico, e un pizzico di sapore dolce, dato ad esempio da verdure come le carote aiuterà la milza a difendersi dalla aggressione della collera. Siamo ancora tutti convinti che gli stati emotivi vengano esclusivamente dai nostri traumi infantili, dalla nostra indole, dal rapporto col partner o dalla mancanza di esso, ma non dal cibo?