Qualcuno sostiene che le civiltà nascono e muoiono per merito e per colpa dei loro stili alimentari, perché è al cibo che si deve l’energia fisica di ogni uomo e di un intero popolo.
Ed è così, il funzionamento cerebrale è strettamente legato alla dieta: se il cibo scarseggia il cervello prende tutto quello che può a scapito degli altri organi, dal momento che non ha scorte consistenti per soddisfare né i bisogni plastici né quelli energetici e necessita di un rifornimento continuo. Se dunque qualche elemento indispensabile viene a mancare l’organismo pur di non interrompere il lavoro del cervello si “cannibalizza” prendendolo dalle fibre muscolari.
Cerchiamo allora di capire di che cosa ha veramente bisogno il cervello per lavorare bene e come noi lo possiamo aiutare a produrre quell’entità invisibile ma costosa che è il pensiero. La dieta quotidiana deve comprendere generose porzioni di carboidrati, zuccheri complessi da cui il cervello ricava il glucosio, quindi cereali, meglio se integrali e biologici, legumi, patate e verdure. Oli vegetali ricchi di acidi grassi polinsaturi tra cui quello di girasole, di germe di grano, soia, ma sempre crudi e soprattutto mai fritti per evitarne l’ossidazione. Tra le fonti di proteine animali il pesce deve essere presente almeno tre volte la settimana per il suo contenuto di acidi grassi essenziali, soprattutto la sarda, il tonno, il salmone, la trota, lo sgombro e l’aringa. Utili anche le uova per la presenza di colina che serve a formare acetilcolina, il neurotrasmettitore della memoria e lo yogurt, principale fonte di acido lattico, sostanza usata dal cervello nei momenti di emergenza. La carne bianca che contiene acidi grassi essenziali va preferita alla carne rossa che né è carente. Alimento utilissimo è infine la soia, fonte della preziosa lecitina. Abbondante peso nella dieta devono poi averlo le verdure, specie quelle ricche di vitamina C che entra nella formazione di vari neurotrasmettitori e quelle gialle, per la presenza di vitamina A (o meglio del suo precursore, il betacarotene) che da buon antiossidante aiuta a combattere la produzione di radicali liberi.