O si corre o si digerisce. Alla base della cattiva funzionalità gastrica infatti c’è sempre una situazione psichica di tensione, di ansia, dovuta ai ritmi serrati che la vita ci impone. Non dimentichiamo la nostra origine biologica che ci classifica come animali: l’organismo nelle condizioni di stress attiva i sensi e i muscoli che possono servirci alla fuga o all’aggressione. Quindi se da una parte aumenta l’afflusso di sangue gli arti, dall’altra vengono messe a risparmio le attività viscerali come quelle digestive, il transito del cibo rallenta, gli enzimi digestivi vengono secreti in misura inferiore e questo allungamento dei tempi crea fastidi.
Il primo passo per digerire bene dunque, è di intervenire sullo stile di vita.
Chi si lamenta del panino che si è bloccato sullo stomaco tutto il pomeriggio, forse non pensa che lo ha ingurgitato in due bocconi mentre parlava con i colleghi, senza quasi accorgersi del sapore. È importante scegliere dei cibi adatti al tipo di giornata. Se passiamo il pomeriggio seduti davanti al computer, è meglio orientarsi su piatti semplici e leggeri, come un pesce alla piastra con verdure. E poi occorre ricordare di mangiare lentamente, gustando le pietanze e masticando bene. Se si magia troppo velocemente, non si lascia alla bocca il tempo di scomporre i cibi trasformandoli in bolo alimentare attraverso l’azione meccanica dei denti e chimica della saliva. Lo stomaco dovrà fare una fatica in più, con il risultato di rallentare i tempi di digestione. La bocca è il primo organo della digestione dove avvengono processi molto importanti e non solo la via di entrata del cibo.
Per aiutare la digestione con una alimentazione adeguata, è utile orientare le scelte su alimenti non raffinati (cereali e legumi), verdure fresche e acidi grassi polinsaturi, provenienti dagli oli vegetali e dal pesce, in grado di stimolare la produzione di prostaglandine, sostanze protettrici della mucosa intestinale, il tutto con un pizzico di consapevolezza in più nella scelta dei cibi, a seconda delle loro caratteristiche. Gli alimenti poco grassi ad esempio, facilitano lo svuotamento gastrico e sono preferibili per chi ha uno stomaco pigro. Mentre chi soffre di acidità, farà bene a non consumare sostanze irritanti come il caffè, il tabacco e l’alcool, o che creano particolare acidità come il pomodoro. Insomma occorre consapevolezza. Se esagerate col vino e le sigarette, se il logorio della vita moderna ha invaso anche i vostri pasti e vi viene la gastrite, non prendetevela poi col vostro stomaco.